LA STORIA RACCONTATA
Storie del Novecento: leggere la guerra per scegliere la pace
a cura di Carlo Greppi e Gabriela Zucchini
Primo incontro di formazione con i docenti, a cura di Gabriela Zucchini
Si può, a tanti anni di distanza, parlare ai giovani delle guerre mondiali e delle loro tragiche conseguenze? Si può, a partire da quelle di ieri, approdare alle guerre di oggi, ragionando sui conflitti attuali, sulle loro ragioni e la loro complessità? Sì, si può. E la strada della letteratura, che apre le porte all’emozione e alla partecipazione simbolica agli avvenimenti, sa dar conto della complessità di quegli eventi con opere dalla forte vena lirica e un preciso intento di denuncia, al di fuori della retorica più ovvia e banale. Gli autori della letteratura giovanile hanno saputo parlare ai ragazzi e alle ragazze di oggi delle guerre di ogni tempo e luogo, delle tensioni che hanno contraddistinto la società contemporanea: dai conflitti mondiali, alla guerra del Golfo, fino ai conflitti territoriali, etnici e religiosi che da decenni stanno travagliando diverse aree del mondo. E questa letteratura ha saputo farsi portavoce delle parole della pace, sostenitrice dei valori della convivenza e della integrazione, del rispetto delle diversità etniche, religiose e culturali, per raccontare – come scrive Michael Morpurgo – una speranza: la speranza che sia possibile costruire un mondo di pace.
Incontro di formazione con i docenti, a cura di Carlo Greppi
La storia è un bacino inesauribile di storie, e le narrazioni che nel tempo si sovrappongono ci permettono di interrogarci costantemente sul cosa raccontiamo, sul come lo facciamo e sul perché continuiamo a farlo. L’incontro, partendo da alcuni classici del Novecento spesso affrontati nel mondo della scuola e approdando ad alcuni esempi di nuove narrazioni dove la storia incontra la fiction, ha l’intento di portare docenti e educatori a riflettere sulle molteplici vie che si possono percorrere per portare i ragazzi alla lettura e alla riflessione sulla storia e sui suoi significati più profondi, sul piano epistemologico, narrativo ed etico.
Storia e storie in dialogo, con Carlo Greppi e Gabriela Zucchini
Che relazione c’è tra storia e letteratura? Come la storia ricostruisce gli eventi e come la letteratura li racconta? Qual è il rapporto della storia e della letteratura con la verità e la finzione? È vero che la storia è ricostruzione mentre la letteratura è invenzione o è tutto più complicato di così? Come la storia utilizza le fonti, e come le utilizza la letteratura? Perché lo storico spesso attinge alla narrativa, o diventa a sua volta narratore? Qual è la finalità della letteratura e quale quella della storia? Che tipo di “patto” si instaura, nell’uno e nell’altro caso (e in ogni possibile forma ibrida di narrazione), con il lettore e la lettrice? Esistono dei confini da non oltrepassare, per gli storici e per i narratori?
Tante domande a cui si tenterà di rispondere attraverso un dialogo tra storia e letteratura, nella consapevolezza di una comune finalità: fondare la cittadinanza, sviluppare l’esercizio del pensiero critico nelle giovani generazioni e negli adulti, imparare a “conoscere la conoscenza” (Edgar Morin) e educare alla comprensione della complessità della realtà.