La serialità quanto a modalità di fruizione di opere narrative sta vivendo un momento strano, quasi ossimorico.
Da un lato il grande successo di alcune serie tv ha ridefinito i canoni della serialità televisiva e attirato nuovi investimenti (e qualità) in un format cinematografico a lungo limitato a intrattenimento di bassa caratura culturale (con le dovute eccezioni). È quindi interessante esplorare i cambiamenti di questa forma di racconto così come le mutazioni nei suoi canali distributivi e conseguentemente nelle sue modalità di fruizione (dalle narrazioni verticali a una maggior orizzontalità fino alle antologie o semi-antologie, dalla televisione alle piattaforme di streaming, dalla periodicità al binge watching).
Dall’altro lato il fumetto che ha visto negli ultimi anni l’affermarsi del formato graphic novel e la progressiva scomparsa delle edicole, storicamente i principali canali di diffusione del fumetto popolare seriale. La serialità nel fumetto tuttavia resiste ancora, anche se in forme differenti che solo in parte ricalcano quelle proposte dalle serie televisive: Sergio Bonelli Editore mantiene i suoi personaggi classici ma al contempo propone nuovi formati come l’opera ponte Mercurio Loi e la saga semi-verticale Dragonero; i supereroi, in particolare di casa Marvel, capitalizzano sulla loro lunga storia editoriale e contagiano il cinema con forme ibride di serialità; il manga mantiene spesso una foliazione permessa soltanto dalle pubblicazioni periodiche.
Scopo di questo percorso è riflettere sui meccanismi narrativi tipici della serialità e sulla loro evoluzione, esplorando vicinanze e differenze tra fumetto e serie tv e analizzando casi limite ed esperimenti di frontiera.